Da Quarto d’Altino si riprende l’alzaia del Sile per circa 7 km fino a Portegrandi , alle porte della Laguna. Immerso nel Parco Naturale e nel silenzio interrotto solo dal verso degli uccelli, il paesaggio è dominato da grandi distese di campi coltivati dove sorgevano in epoca romana importanti snodi stradali lungo le vie Annia e Claudia Augusta Altinate.
Incontrerete la “ Conca”, a testimonianza del traffico navale da e per la Laguna. Sulle porte, che avevano funzione di aprire e chiudere l ‘invaso, una lapide in pietra d’Istria riporta il tariffario che i natanti dovevano pagare per oltrepassarle.
A Portegrandi, attraverso un sottopassaggio, si risale sull’argine a destra del fiume Sile e si raggiunge Caposile ammirando la laguna con le sue numerose specie di uccelli tra i quali: fenicotteri, aironi, garzette, tuffetti.
Attraverso il “Ponte a bilanciere”, un ponte mobile che collega le sponde della Piave Vecchia con il Taglio del Sile, raggiungerete Musile di Piave. Il ponte, realizzato nel 1927, rimase in funzione fino al 1957 consentendo il traffico fluviale di ciò che costituiva un’importante via di navigazione interna.
Continuerete il vostro percorso attraverso la campagna dei Salsi, tra barene e la laguna fino a raggiungere la suggestiva frontiera d’acqua e di cielo di Lio Maggiore, uno dei santuari naturali più importanti della Laguna.
Andrete alla scoperta delle tradizioni legate alla pesca e alla vallicoltura, attività che rappresentano la migliore espressione del secolare rapporto dell’uomo con un ambiente complice e allo stesso tempo ostile.
Ritornerete poi verso Jesolo Lido per rilassarvi nella spiaggia dell’hotel dove alloggerete.
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